La storica azienda padovana specializzata in progettazione, produzione e installazione di impianti agro-industriali, portuali e revamping di vecchi siti ha un tecnico fisso da mesi presso la sede di Djibouti dell’Organizzazione Umanitaria.
Maggio 2020
Nel 2015 Mulmix, azienda che opera nel settore agro-industriale, con sede in provincia di Padova, si è aggiudica il Tender Internazionale lanciato dalla World Food Programme (WFP), branch delle Nazioni Unite, per la progettazione e installazione del loro primo impianto di stoccaggio cereali nel corno d’Africa.
Ricordiamo che la WFP è una tra le più importanti ONG che si occupa di aiuti umanitari assistendo milioni di persone nelle zone più disagiate del mondo colpite da fame, carestie e guerre.
L’apertura di una base logistica umanitaria (HLB- Humanitarian Logistics Base) con silos di stoccaggio in Djibouti era stata vista come una soluzione indispensabile per supportare tutte le operazioni umanitarie nel Corno d’Africa.
I silos di stoccaggio, di grandi dimensioni e con una capacità totale di stoccare 40.000 tonnellate di grani, presenti nell’HLB, sono atti a conservare 4 diversi tipi di prodotti nello stesso tempo e, una volta scaricati, vengono inviati alle 4 linee di insacco che provvedono a insaccare il prodotto e inviarlo con rapidità ai territori in difficoltà.
Lo stoccaggio, all’interno del Centro Logistico, ha una valenza molto importante per quelle che sono le linee guida di un piano strategico a fame zero in accordo sia con quanto vorrebbe portare avanti il governo di Djibouti che con il quadro di assistenza allo sviluppo delle Nazioni Unite per il periodo 2018-2022.
Il Programma alimentare delle Nazioni Unite riceve importanti aiuti economici internazionali da molti paesi per portare gli aiuti umanitari nel mondo e, proprio ad Aprile di questo anno, ha accolto con favore la donazione ricevuta dal Governo Giapponese.
Parte della cifra è stata destinata proprio a Djibouti e servirà per la distribuzione di alimenti, il supporto nutrizionale e per migliorare la capacità di resistenza dei piccoli agricoltori contro le catastrofi naturali.
Nei giorni scorsi, probabilmente anche a seguito di questa importante donazione (circa 7,5 milioni di USD in totale per Kenia, Somalia e Djibouti di cui 800.000 USD per Djibouti), l’Ambasciatore del Giappone Koji Yonetani, il Segretario Generale del Ministero delle Risorse Agricole, Idriche, del Bestiame e della Pesca Ibrahim Elmi Mohamed e il rappresentante del World Food Programme a Djibouti, la sig.ra Mutinta Chimuka, hanno partecipato al lancio del progetto di assistenza alimentare e al riadattamento delle attività agro-pastorali presso la base umanitaria del WFP Logistics per soddisfare le esigenze nel contesto legato all’epidemia di COVID-19.
Questo progetto finanziato dal Giappone è molto importante per il paese perché mira a fornire aiuti alimentari alle popolazioni colpite dall’epidemia COVID-19 e dalla piaga delle locuste e a supportare le attività agropastorali per renderle più resistenti agli impatti dei fenomeni naturali.
Mulmix ha ormai fisso da mesi un proprio tecnico nell’HLB WFP con diversi importanti compiti tra cui: supervisionare le operazioni legate al sito dello stoccaggio, aiutare a migliorare l’organizzazione e la qualità del lavoro per aumentare la redditività, garantire un collegamento permanente tra le diverse parti coinvolte nelle operazioni di carico e scarico dei silos, dare una continua formazione tecnica alle persone presenti nell’Hub e fornire assistenza tecnico-logistica per il team che lavora alle manutenzione dell’impianto. Il tecnico Mulmix, ormai considerato un membro molto importante per il team WFP, ha potuto seguire da vicino questa importante delegazione in visita.
Tutti gli ospiti si sono dichiarati entusiasti del sito WFP, della gestione e del lavoro che l’Organizzazione Umanitaria porta avanti tutti i giorni in questi difficili territori.