23.02.2022

Registro dei cereali e sfarinati, il Parlamento risponde alle preoccupazioni di Italmopa

Il 21 febbraio è stato votato alla Camera l’emendamento al Decreto Milleproroghe relativo all’introduzione del registro carico scarico nella filiere dei cereali e fortunatamente il Governo ha ascoltato le preoccupazioni espresse dagli operatori del settore (Italmopa, l’Associzione Industriali Mugnai d’Italia in primis con il suo Presidente Emilio Ferrari) circa l’aumento dei costi di produzione.

Come sapiamo il settore molitorio si è trovato davanti ad una “tempesta perfetta” dovuta agli aumenti dei prezzi delle materie prime, della logistica e dell’energia. Un momento sicuramente non facile in particolar modo per tutte le piccole e medie aiende sparse per il territorio italiano.

Ma ricordiamo brevemente cosa prevedeva il Registro:

– Chiunque detenga a qualsiasi titolo cereali e farine di cereali è tenuto a registrare in un apposito registro telematico tutte le operazioni di carico e scarico che riguardano quantità del singolo prodotto superiori a 5 tonnellate annue

– La registrazione delle operazioni – come vendita o trasformazione di cereali o sfarinati, di provenienza nazionale, europeo o da Paesi terzi – è effettuata entro 7 giorni lavorativi dalla effettuazione delle operazioni stesse

– Previste diverse tipologie di saznioni pecuniare per il non adempimento a quanto richiesto dal Decreto fino ad arrivare alla chiusura dello stabilimento da un minimo di 7 giorni ad un massimo di 30.

Il provvedimento votato rende meno gravosa la registrazione di tutte le operazioni e proroga le sanzioni a carico dei soggetti in caso di inadempiento alle disposizioni previste.

Gli operatori del settore ringraziano il Governo per l’attenzione mostrata ad un comparto che attaulmente sta vivendo un momento di difficiotà.

Altre news

Chiudi X Il nostro sito utilizza cookie tecnici. Se acconsenti ai cookie analitici e/o di profilazione di terze parti, il tuo indirizzo IP e i dati che possono essere riferiti a te mediante correlazione con altri dati e informazioni saranno condivisi con Google e altre terze parti, che sono società stabilite negli Stati Uniti con server anche al di fuori dello SEE. La Commissione Europea ha ritenuto che gli Stati Uniti non offrano adeguate garanzie per la protezione dei dati personali, in particolare con riferimento all’accesso agli stessi da parte delle autorità governative, ai mezzi di tutela e ai diritti riconosciuti e per questo non sussiste una decisione di adeguatezza.

Potrai revocare in ogni momento il tuo consenso cliccando qui: Cookie Policy. Le finalità e le modalità del trattamento sono precisate nella Cookie Policy.

Scopri di più e personalizza | Rifiuta | Accetta tutti